Ancora bambini

Finalmente pare sia arrivate l’estate. Ne approfitto per asciugarmi i capelli al sole, tanto c’è un piacevole venticello che rende sopportabile il calore(anche se dopo ne uscirò con una capigliatura da “cugini di campagna”). Sono piacevolmente assopita sulla sdraio, quando sento il vociare di due bambini. Apro pigramente un occhio e li vedo seduti su due seggiole, messi da parte i giocattoli, coi quali fino a poco prima erano impegnati in una alacre  guerriglia, borbottano alzando a tratti la voce, finche non adocchiano la mamma di uno dei due (o magari di entrambi, forse erano fratelli, nn saprei)ed il più piccoletto corre lesto a domandare: “Mamma, perchè il mare è azzurro?” “E’ sempre azzurro” è la risposta della donna mentre stende il bucato “No, oggi è azzurro, perchè?” La donna ci pensa un momento poi risponde “Si riflette il cielo dentro” Il piccolo soddisfatto torna al suo posto, e di rimando arriva l’altro. “Ma non è vero! il cielo sta lassù, non può stare nel mare!” “Il mare è come uno specchio, è azzurro perchè dentro si riflette il cielo” Il ragazzo chiama con la mano l’altro ragazzino che arriva veloce, si avvicina al suo orecchio, gli dice una lunga frase e poi incita il piccoletto  all’attacco, che parte subito “Ieri il cielo era azzurro, vero?” “Si” risponde la donna distratta “E perchè il mare era grigio?” “Huuu Mamma mia! e si vede che è passata qlc nuvoletta!” risponde spazientita “No no, era sempre azzurro, lo dice anche lui” ed addita l’altro bambino che fa cenno di si “Ma…nun tenit a cche fa??” (Non avete altro da fare?) “Stiamo facendo le domande difficili a te!” risponde il piccoletto “Eh che divertimento!” dice mentre stende l’ultimo indumento. “Allora? lo sai perchè il mare è azzurro?”riprende “Ve l’ho detto” dice raccogliendo la bacinella che aveva poggiato a terra. Allora, ad una gomitata del bambino più grandicello il piccoletto ritorna alla carica “Ma ieri l’altro, il mare era verde, e noi non abbiamo mai visto il cielo verde! Allora lo sai o no perchè il mare cambia colore?” “Huuuu guagliù! ma jate a pazzia jà!”(Oh ragazzi! ma andate a giocare su!) e rientra in casa. I due si scambiano un’occhiata e con un alzata di spalle del più grande tornano alle loro seggiole, mentre il piccoletto dice “Lo scopriremo da soli, i grandi non sanno niente e non capiscono.” Penso che in fondo, il “cuccioletto” avesse ragione. I bambini vogliono una visione del mondo a loro misura, man mano che lo scoprono, mentre gli adulti vorrebbero imporre la propria. Così i genitori pensano, che i bambini essendo piccoli, nn capiscano;ed i bambini a loro volta, pensano che gli adulti,essendo grandi, non possano capire. Bhe, se ci decidessimo una buona volta a prendere sul serio le domande dei bambini… Consideriamole domande reali, in cerca di risposte vere, se non siamo capaci di rispondere, diciamolo tranquillamente e mettiamoci a cercare insieme a loro le risposte: I ragazzi ormai, non pretendo più che gli “adulti” sappiano tutto, chiedono solo una mano nella ricerca.