S.Íñigo de Loyola

(Immagine web)

Oggi era l’onomastico del mio nonno. Ero appena una bimbetta quando è morto, ma ho di lui tre immagini nitide, chiarissime, non quello sguardo truce della foto in bianco e nero, assolutamente no!

Lo ricordo seduto sulla sua poltorna verde, un gigante buono, mentre la nonna, sulla porta della cucina, il grosso frigorifero bianco alla sua sinistra, e con la grattugia in mano gli chiede

“‘Gnazie’ o vvuò o furmaggio ‘ncopp a pasta?” ed il suo sorriso, con la bocca e con gli occhi come a dire “E si che ce lo voglio!”

Ancora lo vedo, mentre mio fratello, forse facendo i primi tentativi di passare dalla posizione a 4 zampe a qll a 2, e col suo sorriso biricchino gioca con il bordo dei suoi pantaloni,  e lui gli allunga una mano, incitandolo “Chiappariè…chiappariè”

Infine lo vedo ancora, sempre sulla sua poltrona verde, le mani giunte, le dita incrociate, mentre i pollici girano uno sull’altro, assorto nei suoi pensieri, forse a sottolineare il passaggio lento del tempo. “Gioco” che imitavo sempre, immaginando di avere tra le mani una corda invisibile, capace di spostare a comando la sedia sulla quale mi trovavo, immaginavo anche di riuscire a volare così….

Poi dopo c’è il corridoio, la stanza  pieno di gente, la luce gialla e cupa (che odio ancor’oggi  con tutta me stessa) e mia cugina che mi tiene per mano e mi porta non ricordo più dove.

Oggi ho pensato a te nonno, al tuo passatempo, alle mie fantasie di bambina. Avrei voluto oggi, incrociare le mie dite con le tue, girare insieme i pollici, e poter così affrettare o rallentare lo scorrere delle ore,  in una manciata di minuti, veder i bambini diventare uomini e poi ritornare bambini….

Ho desiderato sentire la tua voce, il tuo passo, nonostante tutto sicuro,  la tua mano, la carezza tra i capelli di mio fratello, e il tuo sguardo sereno.

 Le nostre mani si incontrano e si intrecciano le dita; gli occhi si incrociano e si sorridono in silenzio. Ti ricordo così, con gli occhi aperti sul mondo e sorridenti, complici di una vita che non avrà mai fine.

Auguri nonno

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