Un anno ancora

Il tempo corre,  e tu nn riesci a stargli dietro.  É veloce lui,  nonostante il peso degli anni. É leggero, e può permettersi di correre velocemente,non aspetta,  non rallenta,  non si ferma. Dicono che sia un ottimo medico,  esperto in cicatrizzazione delle ferite…. Su questo ho dei dubbi.

O forse no,  forse quel dolore sordo che continuo a sentire,  che stringe la gola, lo stomaco ed il cuore ogni volta che il pensiero va a te,  é un altra cosa.  É un baratro che si apre improvviso, e vedi il vuoto che Rifiuta di inghiottire anche me. Non importa che sia passato un anno,  quattordici o quindici,  questo dolore non cessa,  e più il tempo passa più il baratro diventa profondo,  e cresce a dismisura il desiderio di sapere cosa c’è dietro,  cosa c’è oltre il vuoto, oltre il buio,oltre il niente. Cresce a dismisura la distanza tra noi.

É già un anno che manchi,  mi sforzo di fingere che tutto sia “normale” ,e mi riesce anche bene,  solo perché nessuno riesce a sentire tutto il male che fa il dolore che mi rode dentro. E non basta ripetermi che ci ritroveremo, che sarà x sempre,  che poi….. Perche’ é adesso che manchi, é adesso che vorrei averti qui,  sentire il tuo abbraccio, la tua voce,  il colpo di tosse…. Il tempo che passa non cura,  fa soltanto male! 

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