La vita fatta solo di tranquille essenzialità terrene, sarebbe stato un dramma. Non che fossi stata una ragazzina “tutto fuoco e fiamme”, anzi ero , e forse lo sono ancora, fin troppo tranquilla, mi ritrovavano dove mi lasciavano, come un oggetto inanimato incapace di coprire una seppur minima distanza, se non mi si dava il permesso di farlo. Capacissima pero’ di mettere in dubbio cio’ che in dubbio andava messo, forte di quel dire pane al pane che mi avevano insegnato i miei genitori, forte di sapermi le spalle “coperte” dal loro esserci sempre, forte del loro insegnamento, di cucinare ed arrostire il quotidiano come un abile chef, ancor piu’ forte del mio essere costantemente una che vuol vedere il buono in ogni cosa. Adesso mi pare di fare peccato mortale pure ad essere positivi! Il fazzoletto di cielo che sta sulla mia testa mi sembra troppo angusto, e sento di non avere piu’ nè la forza, nè la voglia di alzare la mano e con un colpo secco squarciare le nuvole, tuttavia, sono fatta di un impasto strano, che non cede, che proprio qnd il gioco si fa duro, si mostra inossidabile. Non scalciando e facendo i fuochi d’artificio, ma lasciandomi andare, come ho sempre fatto, senza opposizione frontale. Solo cosi’ riesco a guardare bene negli occhi il mio nemico, a soffermarmi accanto a lui, giungendo fin quasi ad accettarlo. Ad accettarci a vicenda, cosi’ che lui spalanchi la sua porta scura su nuovi universi, e chissà che un po di luce non riesca ad entrare. Basta un piccolissimo buco, è la diga che tiene indietro tanta acqua salta annullandosi. Anche se ora le mie capacita’ di pensiero, azione e qnt’altro sono annullate… Troppe cose, non piacevoli stanno accadendo, troppo in fretta, una dietro l’altra, e pur sforzandomi, pur sapendo che qlc di buono in tutto qst c’è, non foss’altro la volonta’ di Dio, non riesco piu’ a recuperare … Deve ora arrivare qlc di buono, anche piccolo ma che arrivi, anche solo per poco, per ricaricarmi, e darmi la forza di trascinare dietro di me qll di cui sono responsabile anche “indirettamente” Domani 8 maggio, c’è la supplica alla Madonna di Pompei,e ricorre la festa della mamma. Qst’anno, nonostante la bella e significativa coincidenza, pare che la festa della mamma passi un po’ in sordina, senza tutta qll pubblicita’ e lo “scalpore” che si è fatto negli anni precedenti. Sarà perchè anche qst festività son arrivate una dietro l’altra: la Quaresima, Pasqua, festa della mamma, tutto un susseguirsi come una girandola, un cane che rincorre la sua coda ed è poi colto da capogiro… Desidero fare un augurio particolare per qst festa, a delle mamme speciali: A tutte qll mamme che, chissa’ per quale motivo recondito, mamme ancora non sono, pur desiderando tenacemente di stringere tra le braccia un pargolo, ed in silenzio piangono col cuore pesante e l’anima vuota A tutte qll mamme che vorrebbero poter gioire del perfezionamento dei loro figli, avviati da loro alla disciplina di una buona educazone, di una vita sana ed invece piangono sullo svanire di tante speranze, nell’ansia che non sono approdate a nulla. A tutte qll mamme che non festeggieranno perchè i figli sono stati strappati dalle loro braccia amorose, per finire in mani crudeli (droga, prostituzione, violenza … ) Pensiamo mai a qst mamme? (a stento ci ricordiamo delle nostre…) Mamme anche se non ancora, anche se non piu’. Un pensiero anche per loro domani, domani che pregheremo insieme La Mamma di tutti. Le lacrime vi uniscono, una Madre le raccoglie, tra le Sue mani, non andranno perdute, fioriranno in splendide rose. Alla mia mamma, che prega, che sa, che vede, …
04.07.11 @ 11:46:42 ·Commento di: july
Grazie a te cocca… Pure tu sei “capatosta” come me no? 😉 L’ho intuito, per qst mi piaci, sei anche tu parte di qll pasta che nn molla, pur modellandosi.
Allora….W noi! in fondo ce lo meritiamo!!
28.06.11 @ 11:24:26 ·Commento di: schienadrittacontroilvento
Quanto mi hai emozionato con questo post e quanto mi sono rivista in una delle tue descrizioni delle mamme.. Grazie per averlo scritto! un abbraccio.