Le mani…Il cuore

Fino a che una persona è viva,da qualche parte sotto la cenere arde ancora del fuoco, e tutto quello che noi dobbiamo fare è soffiare.Soffiare con attenzione, e vedere se il cuore si riaccende.               (Helder Camara)

Creato il  04.09.08 @ 20:39:03 da julyData di uscita:  04.09.08 @ 20:00:10

Vi siete mai chiesti cosa succede qnd x un qlsiasi motivo, crollano tutte le certezze e restano soltanto i dubbi e la paura d’aver commesso l’ennesimo errore? Cosa si fa qnd ti accorgi di aver dato fiducia alla xsona sbagliata, e che avresti fatto meglio a fidarti solo di te stesso anche qnd qll che puoi offrire tu a te stesso e ben poca cosa?

Si alzano muri di diffidenza, che facciano da scudo agli altri “attacchi”, quasi impossibile far poi cadere qst muri, barriere invalicabili tra te ed il mondo.

Facile immaginare qnt possa essere difficile “ relazionarsi” con chi si difende in qst modo; evidente che si resterà soli, o nel migliore dei casi, si creerà un rapporto fragile, destinato ad interrompersi alla prima paura, al primo dubbio che l’altro stia “barando”. Tutto nella “norma” fin qui, d’altronde, ognuno ha il suo carattere e lo devi accettare così com’è. E poi, lo dice anche un vecchi adagio: in guerra tutto è permesso, e minare alla fiducia, vuol dire muovere guerra alla persona che ho di fronte,e quindi mi difendo come posso.

Qnd però è un giovane ad isolarsi, impossibile restare indifferenti e lasciargli credere che si sta difendendo, qnd invece in primis è sceso lui stesso in campo contro se stesso. Non puoi permettere ad un ragazzo di perdere la speranza!

Qst’ultimo pensiero si era insinuato nella testa come un tarlo, e mentre tutti dormono, lui lì a rodere e rosicchiare imperterrito, finchè non decide di fare qlcosa.

Lui è poco più che adolescente. Un incidente, grave; corsa in ospedale; coma farmacologico per un mese poi la ripresa, lenta; una serie di operazioni; la riabilitazione lenta. La ricerca dell’ospedale migliore, del miglior chirurgo, del miglior anestesista, miglior terapista. Nuova serie di operazioni, sedie a rotelle.

Gli amici si diradano, lui è ottimista, è uno sportivo e la prende come una sfida da vincere. Dopo due anni è ancora sulla sedie a rotelle, ha ancora quel sorriso di speranza, qlc amico in meno e qlc dubbio sui medici in generale. Inizia a perdere la speranza finchè uno dei “migliori” dopo ‘ennesima operazione gli propone le stampelle.

Ha il cuore a mille, è come vincere l’oro alle olimpiadi, ,anzi di più. Segue alla lettera tutti gli esercizi riabilitativi e dopo meno di due mesi è pronto a girare ovunque con le sue nuove gambe, al settimo cielo. Qst gioia dura relativamente poco: una mattina nn riesce ad alzarsi dal letto. Corsa in ospedale e una sentenza tremenda: l’uso improprio ed assolutamente fuori luogo, ha causato probl gravi al ginocchio ed ai tendini, difficile che possa tornare a camminare.

Da solare, sportivo, allegro diviene ombroso, musone, asociale. Guaia a parlare di medici  ed ospedali. Ha gettato la spugna, si è arreso. La vita però non molla, nn desiste, nn si arrende  va avanti e combina uno dei suoi “casuali” incontri. Un incontro tra genitori prima di tutto e poi tra un padre ed un chirurgo.Il chirurgo. Resta solo da  “bucare” quella barriera invisibile tra lui ed il mondo; far cadere quel muro di apatia; sbriciolare quello scudo di indifferenza.

Il chirurgo è sincero da subito: Gli spiega tutto qll che accadrà prima e dopo e gli dice schiettamente che ha solo il 50% delle possibilità che l’operazione riesca.Lui però ha già deciso, irremovibile nella sua scelta: è affezionato alla sua sedia a rotelle, inoltre a 20anni dopo aver visto mezzo mondo “grazie” alle operazioni, le gambe gli servono a ben poco.

“C’è ancora l’altro mezzo monda da scoprire!” ribatte speranzoso il chirurgo, ottenendo per risposta un’occhiataccia minacciosa. Ha di fronte un osso duro, ma anche lui non è da meno, nonostante qll famosa barriera che ostacola ogni tentativo di diventare amico, oltre che medico.

“possibile che non hai voglia di vedere tutto il mondo che pullula fuori da casa tua? Di innamorarti, sposarti, avere dei figli e correre con loro?” La risposta è la medesima: un occhiataccia e nessun punto a favore. Gli resta un ultima carta da giocare, e la gioca:

“Le mie mani per le tue gambe” Lui lo fissa senza capire, il chirurgo sorride: si è aperta una breccia nella porta

“Sono un  chirurgo, il mio patrimonio più grande sono le mani. Se finisci in quel 50% negativo, mi dimetto.”

“Lei è pazzo!  Perché lo farebbe? Cosa vuole da me? Vada a farsi benedire e mi lasci in pace!”

“Non voglio che tu ti arrenda. La mia è una proposta seria. Vuol dire che mi impegnerò al massimo affinché tu finisca nella metà giusta…non so fare altro che il chirurgo, e mi mancano, più o meno, ancora 20anni alla pensione. Pensaci.”

La breccia era diventata una voragine; La porta scricchiolava; Il muro iniziava a cedere, Le barriere cadevano una ad una.

Da qll frase un’altra vita: Operazione delicata; Riabilitazione lunga;  Iscrizione all’università; Sedia a rotelle per un anno intero, per poi alternarla alle stampelle ogni giorno per due/tre ore; Laurea in medicina;  Terapia per sei mesi ancora e finalmente riuscire a camminare solo con l’aiuto di un bastone; Specializzazione in cardio-chirurgia infantile; la speranza ritrovata ed un amico speciale in più. Un amico testardo e caparbio come lui, che non si è arreso neanche qnd forse sarebbe stato “normale” arrendersi, qnd la vita ti strappa dalle braccia un figlio perché l’unico defibrillatore disponibile era già occupato. Un amico che ha messo in pratica l’altra metà del detto: In amore tutto è concesso, ed allora ha amato a tal punto da giocarsi le mani, il suo bene più prezioso perché racchiudevano un altro tesoro grande: il cuore. Ed ha potuto giocarsele qll mani, ed ha vinto solo ed unicamente perché tra le mani aveva il Cuore!

Qst è il mondo, centrifuga insieme  gioie e dolori ed offre un cocktail dal sapore amaro, perché lo si possa addolcire con quel po’ di umanità che tutti hanno in dotazione, dato che a poco serve la testa, il cervello, l’intelletto se non hai cuore. Il mondo continuerà a girare, e sarà una bella giostra se ci sarà qlc che avrà…. il cuore tra le mani.

5 thoughts on “Le mani…Il cuore

  • 01/02/2012 at 18:30
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    09.09.08 @ 23:45:15 ·Commento di: july
    Ciao gente!
    Grazie per qst pioggia di complimenti, che devo dividere con chi mi ha raccontato la storia, e come giustamente diceva IO, qst complimenti vanno divisi anche con i “protagonisti”. E’ una bella storia, perchè le persone che l’anno resa possibile son belle persone. Tutto qui, io non ho nessun merito.
    Ma quali ferie Le’??? mi sa che le mie vacanze salteranno…..Si, provo a mettere un pò di cuore in tutto qll che faccio, nn sempre mi riesce, ma almeno ho tentato….E poi……sono ‘na capatosta pazzesca, chi mi conosce può testimoniare…..non mi arrendo, nn scendo a compromessi, e nn baratto la mia libertà con niente e nessuno. Qst può bastare ad andare in giro “a cuore aperto”. Il mondo è una giostra, e qnt capogiri! ma se non ci sali sopra e non gli dai di tanto in tanto uno scossone anche tu….ti perdi il meglio!
    Come diceva H.Camara, il più delle volte ti tocca soffiare sulla cenere, ma che soddisfazione qnd il fuoco è acceso!! o no?
    Grazie, son contenta che tu, come gli altri, abbia apprezzato il racconto.
    Buonanotte(nn reggo +)

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  • 01/02/2012 at 18:29
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    08.09.08 @ 23:19:23 ·Commento di: Lenny
    Hoy? Te ne sei andate in ferie senza salutare?
    Bueno, però……..torna presto!!

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  • 01/02/2012 at 18:28
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    08.09.08 @ 17:49:41 ·Commento di: semplicemteIO
    GRANDE EMOZIONE CON QUESTO POST ED ANCHE IL PRECENDENTE! SONO FELICE PER QUEL RAGAZZO E PER QUEL CHIRURGO CHE E’ RIUSCITO NEL SUO INTENTO! BACIO CARA!

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  • 01/02/2012 at 18:28
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    05.09.08 @ 00:51:08 ·Commento di: Lenny
    Hai una capacità di discernimento degli spiriti che è eccezionale!
    Grazie…..E’ poco lo so, ma…Non ho parole….
    Non avrei mai immaginato ti riferissi a questo post e secondo me, hai fatto più che bene ad inserirlo intero.
    Sai, tu sei una delle poche persone che (nonostante dica pane al pane e vino al vino) ha il coraggio di andare in giro “a cuore aperto”,(chi più di me, può sapere cosa significhi ^.^) e forse, anzi di sicuro, puoi permetterti di dire pane al pane, proprio perchè anche tu hai il cuore tra le mani.
    Grazie July. molte grazie. Ti voglio bene, e sai che c’è qlc in più in quel ti voglio bene.
    Il tuo amico Lenny….(perchè dopo quest’ultima riga, non so se vorrai ancora esser mia amica….^-^)

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  • 01/02/2012 at 18:27
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    04.09.08 @ 21:30:13 ·Commento di: mimmaget
    e bellissima , sei proprio brava continua a scrivere cosi hai erve e riesci a colpire nel segn, forse attraverso questo blog potrai far conoscere la tua bravura e t si apriranno porte inaspettate brava cia

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