INTERRUZIONE

(Immagine web)

E’ ancora estate, è ancora caldo, è ancora tutto uguale. Oforse no. No tutto uguale no, c’è sempre qlc che cambia irrimediabilmente. Solo che a cambiare non sono mai le cose che vorresti cambiassero

Qst gg ormai, è sempre una carrellata di ricordi, di momenti che si alternano, che non vorrei ricordare, ma che tornano sempre, ed ogni anno sono un po’ più “cattivi” del precedente, perché sottolineano sempre con maggior forza che chi non c’è non c’è!

Inutile ripetermi che forse è meglio così, anzi sicuramente è meglio così, per tanti motivi, per nessuna ragione, perché nella Sua infinita misericordia il Signore evita il male peggiore o semplicemente, perché  tutti abbiamo una storia da vivere in un determinato tempo, in un determinato modo.

Pensare che il tempo cancelli i ricordi è sbagliato, non cancella, non affievolisce, non è come molti dicono, il dottore che cura tutti i mali. I miei ricordi sono nitidi e procurano sempre lo stesso dolore sordo, il dottor-tempo la cura ancora non l’ha trovata, qll che mi fa bere è un palliativo blando ed inutile!

Qst è uno dei pochi momenti che odio avere una memoria di ferro. Il film che si proietta è sempre lo stesso da anni: Notte insonne, dolore, alba, una telefonata, la mano vuota che imita il gesto di portarsi alla bocca la sigaretta, l’attesa del dottore, il silenzio quasi soffocante, un amico, un amica, un gelato, un nome, il sacerdote, un abbraccio, voci come sussurri, mani strette sulle spalle, la porta socchiusa, parenti al telefono, persone che non mi va di vedere, lo stomaco che si ribella e poi il niente. C’è una pausa a qst punto, la “proiezione” si interrompe e riprende: Silenzio, sussurri, un bacio, il freddo, il vuoto. Dopo solo il vuoto. Il vuoto che impacchetta tutto e fa tutto ovattato, vuoto che mi scuoterà bruscamente dopo 10 mesi, proiettando lo stesso scenario in ordine differente, ma con la stessa interruzione: Ribellione dello stomaco e buio totale. Anche la ripresa e differente, qst volta mi lascia nel limbo per un tempo troppo lungo prima che arrivi il vuoto. Vuoto ancora più vuoto

Avevo bisogno di stare da sola oggi, di camminare, di sentire il vento sulla faccia e l’aria nei polmoni. Avrei voluto  sentire parlare  qlc, ma come capita sovente, qnd speri che qlc arrivi a farti visita, la casa rimane inesorabilmente vuota. Per fortuna c’era il momento di preghiera per la pace in Siria. 

Ho camminato, uscendo troppo presto da casa, lentamente. Ho incontrato una conoscente e poi un amico, insieme siamo arrivati  in chiesa.Pregare per la pace mi ha fatto bene, nonostante per me, non l’abbia poi trovata, non credo che la troverò mai per la verità. Forse  neppure la voglio trovare. Ci sarà sempre nella mia vita, uno STOP, un “ricordo a sbalzi”  messo li a memoria di ciò che fummo, di ciò che siamo.  Ci sarà sempre, indelebile, il ricordo di te, di voi.

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